Il blog di DiRete

Ruckus, il Channelfly ed i canali wireless

Come molti dei nostri clienti sanno lavoriamo moltissimo sul wifi e da anni abbiamo scelto, come partner principale, Ruckus Wireless.

In questo ed in alcuni prossimi post cercheremo di raccontare le principali caratteristiche dei loro prodotti, partendo da una quello che per alcuni che non ne conoscono il funzionamento sembra un difetto ma in realtà è una vera e propria chicca: il Channelfly (qui un documento tecnico ma non troppo).

Gli access point Ruckus, come quasi tutti i prodotti professionali, lavorano contemporaneamente su due bande di frequenze (2,4 GHz e 5 GHz), per compatibilità con i client, ma anche per sfruttare al meglio tutto lo spettro libero da licenze disponibile. La frequenza a 2.4 GHz è da sempre caratterizzata dalla sovrapposizione dei canali radio, come rappresentato nell’immagine che segue. I canali non sovrapposti (quindi che non si disturbano tra loro) sono soltanto 3 degli 11 totali disponibili.

Fonte: Cloudtrax

Una buona pratica suggerisce quindi “sempre” di utilizzare soltanto i 3 canali “puliti” (1,6,11) onde evitare il fenomeno delle c.d. “auto interferenze” (un access point che disturba suo fratello non è il massimo in una situazione in cui è spesso già difficile emergere tra i disturbi dei vicini).

Quando realizzi una rete con Ruckus, come sarà chiaro al termine della lettura di questo post, puoi utilizzare anni di studi e test condensati nel Channelfy per disinteressarti della sovrapposizione dei canali. E la cosa divertente è che, quando un terzo (del quale non facciamo il nome, ma è un’azienda considerata tra i leader nel settore IT in Italia per competenze e dimensioni) analizza la tua rete giunge spesso a conclusioni sbagliate, come questa (da questo cliente il problema era tutt’altro, non legato al wireless):

La rete di Access Point intelligente Ruckus con il ChannelFly valuta i canali (tutti i canali) disponibili, e non li valuta in termini astratti, matematici, teorici. Misura le performance reali dei client su quei canali e, combinando i dati raccolti con quelli delle fonti intereferenti, arriva a stabilire quali siano i canali più adatti per avere prestazioni davvero superiori dei client connessi.

Una dimostrazione? La rete del nostro ufficio. Abbiamo 2 Access Point Ruckus che coprono la parte di uffici al primo piano dell’edificio e, guardacaso, si sono messi entrambi sul canale 1.

E non crediate che gli altri canali siano interferiti, anzi, come vedete da questo grafico lo spettro è decisamente pulito.

E allora, perché gli access point hanno scelto, insieme al controller di utilizzare il canale 1 sovrapponendosi?

Molto semplice: poiché proprio nella parte centrale dell’ufficio abbiamo una stanza per le “pause” con, all’interno, tra le altre cose, un forno a microonde. Vi potreste chiedere che c’entra il fornetto, e la risposta è piuttosto semplice: le microonde che utilizza hanno una lunghezza d’onda simile a quella del WiFi sui 2.4 GHz. Potreste obiettare che vi hanno sempre detto che è schermato, e la risposta è ancora semplice: sì, lo è, ma solo al punto da non far uscire una potenza eccessiva (è un po’ come la sordina nella tromba: serve per abbassarne il “volume”, non per renderla muta).

Ed ecco infatti come appare lo spettro con l’analizzatore durante il riscaldamento del latte. Come potete notare il forno disturba tantissimo tutti i canali, ma è più clemente, guardacaso, con il canale 1, quello scelto per la nostra rete a 2.4 GHz dai dispositivi Ruckus con il Channelfly.

In conclusione, se qualcuno dovesse dirvi che una rete realizzata con Ruckus ha un errore di configurazione per la sovrapposizione dei canali, annuite e sorridete, tanto non capirà 🙂

Connettività internet by DiRete, grandi novità da oggi!

C’è qualcosa di nuovo nell’etere…

Nasce DiRete Radio*!

Siamo in linea da poche ore.

Per adesso solo per i nuovi clienti perché per chi é con DiRete da anni ci saranno delle opzioni dedicate, previste per gli inizi di settembre!

* partiamo con un nome provvisorio, ma scaldate la fantasia, lanceremo un “concorso” per scegliere il nome con ricchi premi cotillon

Abbiamo lavorato a lungo per potervi proporre qualcosa di unico. Una connettività affidabile (i prodotti sono basati sul noto EOLO) con i giusti prezzi (il taglio base è tra i più economici del mercato, per chi vuole una connessione senza compromessi, base, e con il giusto prezzo), ed abbiamo puntato, come sempre, sulla chiarezza delle offerte:

  • NESSUN PREZZO TEMPORANEO: 19 € per 6 mesi che poi diventano 40 come fanno molti, contando che non ci farete caso, non ve ne ricorderete e la vostra mente ricorderà solo la cifra più bassa
  • NESSUNO SCHERZETTO SULLA DURATA: tariffe MENSILI, non ogni 4 settimane? Credete che non faccia differenza? Provate a fare un conto: in un anno ci sono 52 settimane. Dividete 52 per 4 (la tariffa di quasi tutti operatori ha rate ogni 4 settimane). Il risultato è 13 !!! Il vostro anno dura un mese in più! Gli operatori si sono fatti la tredicesima con questo giochetto (ricordatevi che da marzo l’autorità garante per le comunicazioni: AGCOM, ha dato 90 giorni agli operatori per tornare alla tariffazione MENSILE, e gli operatori l’hanno allegramente ignorata! Qui il testo della delibera)

Siete pronti a navigare con noi? Ora abbiamo un’offerta davvero completa! Radio, Fibra, e ADSL (presto online i listini anche di quest’ultima!)

Mail (Mac OSX): abbreviazione da tastiera per la firma

Da tempo mi chiedevo se fosse possibile inserire la firma al volo con una combinazione di tasti, usando quindi la tastiera e non il mouse. Dopo tante ricerche finalmente una soluzione, rapida, banale, indolore:

http://apple.stackexchange.com/questions/11822/mail-app-shortcut-to-switch-signatures

Il trucco è impostare il “nome della firma” nell’azione (titolo menu) da eseguire.

🙂

Immaginare una casa nuova

Di domotica parlano tutti, è un po’ la “moda” del momento. Spesso è molto “cool” ma altrettanto poco utile (creare la scena “cena romantica” con l’impianto d’illuminazione fa molto figo, ma poi magari mancano proprio quelle cene romantiche che dovrebbero esser favorite dall’atmosfera generata dall’impianto nuovo fiammante da svariate migliaia di euro).

Ovviamente la domotica non è solo questo ed ora viene declinata sempre più frequentemente nella c.d. IOT (Internet Of Things: l’internet “delle cose”).

Ed ecco che ora le TV connesse in rete sono quasi in tutte le case (salvo poi scoprire cose inquietanti e siamo solo all’inizio) e già si parla di lavatrici connesse, magari vendute con il modello del pay per use: è connessa, riceve l’autorizzazione al lavaggio da un server remoto quando hai pagato il gettone.

In tutto questo noi che facciamo? Stiamo alla finestra a guardare, in attesa di veder qcosa di veramente cool (ma soprattutto utile) passare e di tanto in tanto giochiamo, giochiamo giochiamo.

Ed ecco che giocando facciamo cose carinissime.

Immaginate un sistema antifurto interfacciato con le ottime telecamere Mobotix tramite un semplice Raspberry pi che riceve segnali dall’antifurto e dialoga, in modo bidirezionale con le telecamere.

Può avvisarti con un led se le telecamere nella notte hanno visto un movimento in giardino, può cambiare le impostazioni delle telecamere quando l’allarme è inserito e può anche aumentare il frame rate di registrazione ed inviare email con le immagini delle telecamere se l’allarme suona.

Insomma, il futuro si avvicina, intanto giochiamo … ma sempre con un occhio ad applicazioni concrete ed utili 🙂

Router, mio caro router

L’articolo è in inglese, ma troppo interessante per non divulgarlo. Di fatto l’allarme è chiaro: il vostro router di casa è potenzialmente a rischio 🙂

12 Million Home Routers Vulnerable to Takeover

Leggere Corriere e Repubblica gratis da iPhone (2)

Nel 2011 Cristiano ne parlava qui.
Nel frattempo sono “nate” soluzioni, in particolare Google Chrome per iOS ed altri browser di terzi hanno la funzione “richiedi versione desktop”, consentendo di bypassare la verifica che quei siti fanno sulla versione del browser. Dichiarandosi un browser non mobile i siti si presentano nella versione normale. Semplice ed efficace, al punto che ora (finalmente) anche il browser nativo di iOS, Safari, con l’aggiornamento alla versione 8 del sistema operativo, rilasciata martedì scorso, integra questa utile funzione. E questa parte del modello di business dei quotidiani (sempre più in affanno) va in pezzi.
Ps: non conosco gli altri sistemi, come Android o Windows Phone, ma probabilmente anche loro hanno una soluzione simile 🙂

Per completezza. Una volta che siete sul sito che simpaticamente vi chiede di pagare perché arrivate da dispositivo mobile (tutt’ora non lo capisco …), come questo:

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cliccate sulla barra dell’indirizzo (nell’immagine quella indicata con la prima freccia, blu, dove è scritto www.corriere.it), quindi trascinate il dito sullo schermo verso il basso ed apparirà l’utile funzione “Richiedi sito Desktop”. Et Voilà 😉

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EOLO 1 XDSL 0

Giovedì mattina, è quasi primavera, la vita all’istituto scolastico X di una nota località dell’hinterland milanese è frenetica. I quasi mille studenti si danno da fare, le centinaia di dispositivi mobile fanno fumare gli access point Ruckus e il bravo firewall Sonicwall gestisce permessi, servizi e 5 connessioni internet tra ADSL, HDSL ed EOLO.
Ad un tratto una serie di allarmi giungono dal sistema di monitoraggio automatico. Tutte le linee xdsl sono saltate all’improvviso, contemporaneamente. Più tardi si scoprirà che durante uno scavo sono stati tranciati numerosi cavi telefonici.

Eppure … niente panico, nessuna interruzione delle attività, nessun disagio particolare, se non il tempo impiegato per l’analisi e l’individuazione del problema.

L’application firewall di Sonicwall sapendo dell’assenza di 4 linee su 5 interviene con maggior rigore e lo shaping si fa carico di un bel lavoro, ma i 12 Megabit di EOLO Business bastano al punto che dalla scuola ci scrivono:

ciao Ragazzi,
non vi preoccupate, ci hanno comunicato che sono stati tranciati dei cavi perché in zona stanno facendo dei lavori, dovrebbero quanto prima ripristinare il tutto.
Stiamo notando che solo con EOLO stiamo viaggiando benissimo 🙂

Ancora una volta EOLO dimostra che non basta portare la banda larga, ma che diversificare i media trasmissivi (cavo/radio) è fondamentale!

Alla faccia di chi dice che il rame è più affidabile 🙂 EOLO 1, XDSL 0.

Nuova arrivata in DiRete

Oggi gli amici di Gardaincisioni hanno terminato la decorazione di una nuova vettura per DiRete, disegnata da Logotomica. Direi che è venuta decisamente bene!

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EOLO per le aziende

Se pensate che EOLO sia una soluzione solo consumer, per l’utenza domestica che vuole risparmiare, o avere una linea più performante di una normale ADSL, beh, vi sbagliate 😉

EOLO, con le soluzioni TOP di tipo PUNTO PUNTO dedicate alle aziende ha profili anche per chi vorrebbe la fibra ottica ma non ha copertura o non vuole sostenere gli ingenti costi di allacciamento (spesso servono km di scavi, anche ammesso di trovare un operatore che fornisca la connettività in fibra ottica).

Le prestazioni? Fantastiche, ai livelli (se non oltre) delle migliori connessioni in fibra ottica dedicate disponibili sul mercato, con il grande vantaggio che dove c’è copertura EOLO noi arriviamo, mentre spesso la fibra non è disponibile.

Partiamo da 10 Megabit ed oggi arriviamo a 400, in down ma anche in up, con banda garantita del 99%.

Questa, per fare un esempio, è la nostra connessione 50/50 dell’ufficio (ad ufficio aperto, quindi con già traffico in corso).

Se volete venirci a trovare per provarla con mano siam qui …

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MEPA (Consip) e Safari

Oggi ho fatto una “piacevole” scoperta: il sito del MEPA (mercato elettronico della pubblica amministrazione) con Safari ha seri problemi! Pagine non raggiungibili, form che non si salvano e chi più ne ha più ne metta …

Con Chrome tutto regolare …

Mah …