Il blog di DiRete

Prendere l’influenza nel 2009 (aka* Telelavoro)

No, non abbiate paura, non vi parlerò anch’io dell’influenza come ormai fanno tutti i media, ma di un aspetto “interessante” e “tecnologico” dell’ammalarsi oggi!

Da 10 giorni (DIECI GIORNI !!!) sono a casa per un’influenza che non vuol mollare. Di fatto non sto malissimo (salvo tosse e raffreddore e la febbre che va e viene) ma certamente non posso rientrare in ufficio (di untore ne abbiamo già uno … vero Antonio? 😉 ). Che fare, quindi? 10 giorni a casa a guardar la TV? Noooo, rifanno gli stessi telefilm di quando, a 15 anni, fui costretto a saltarl la scuola per 3 settimane a causa di una brutta broncopolmonite (la TV non si è accorta di Internet, non c’è niente da fare).

E allora che fare?

Beh, visto che non sto poi tanto male e mi annoierei da morire … lavoriamo! Per la maggior parte del tempo ne sto approfittando per fare tutto ciò che in ufficio è difficile fare per il trambusto, ma di tanto in tanto approfitto di alcune chicche tecnologiche (oggi alla portata di tutti, anche se sembrano fantascienza!!!) per dare una mano ai colleghi nei momenti di maggior carico.

E così … può capitare anche a voi di chiamare il numero dell’ufficio e sentire la mia voce (no, non intendo quella registrata nel menu dell’IVR, ma quella vera, con tanto di tosse!). Chi sa che sono a casa rincuorato mi chiede: “ah, ma sei tornato?”. E alla mia risposta: “no, sono a casa”, il pensiero di molti corre subito al trasferimento di chiamata sul cellulare … e quindi passano alla fase 2: “ah, ok, scusa se ti ho disturbato, richiamo in ufficio più tardi, forse sono tutti impegnati” oppure … “volevo parlare con Cristiano, richiamo in ufficio”. Al che … un colpo d’occhio a eyebeam (fratello di x-lite) mi permette di capire chi in ufficio è presente o assente, libero o occupato al telefono e … con 2 click sfoggio un “le passo il collega” che sa tanto di stregoneria ;).
(in quest’immagine, presa come esempio, Cristiano è al telefono (chi lo conosce sa che è difficile che non lo sia 😛 ) )

eyebeam

La vpn via un appliance Sonicwall per SSL-VPN mi consente un accesso TOTALE alle risorse dell’ufficio e mi trovo quindi a stampare, fare preventivi, lavorare sui server, sullo stesso centralino e su quant’altro mi passi per la mente, solo seduto comodamente in divano!

E se arriva qualcuno che vuol parlar con me? Approfitto allegramente di Skype, come ho fatto ieri con gli amici di Mobotix (con i quali stiamo seguendo un progetto molto molto interessante del quale vi parlerò tra qualche tempo): si sono accomodati in sala riunioni con Fabrizio, hanno aperto Skype sul mac, telecamere da entrambe le parti et voilà, la videoconferenza è servita! Con tanto di condivisione schermo, trasferimento file e mille diavolerie.

Potreste obiettare che la faccio facile perché avrò una connessione mostruosa a casa! Ma vi sbagliereste 😉 Ho una linea EOLO da 4 Mbit, ma anche se fosse da 3 sarebbe sufficiente, vista la banda usata dal voip (nell’immagine sotto vedete la banda usata durante una conversazione: 11 Kbps !!! 0,011 Megabit !!!):

traffico-voip

A questo punto … direi che gli strumenti ci sono, il know-how pure, i test son stati fatti … e allora … che aspettate a diventare tele-lavoratori anche voi? 😉

(dal titolo -> * aka -> also known as -> conosciuto anche come. Fonte: Glossario informatico di Wikipedia)