Sul Bresciaoggi di oggi c’è un trafiletto sulla Banda Larga in Valtenesi.
L’articolo, a firma E.GR. e che riporto qui sotto (cliccare sotto per ingrandire), lamenta la mancata copertura Adsl di alcuni comuni, tra i quali cita Puegnago, da poco coperto da Linkem.
Come potete leggere, il pezzo tende a sponsorizzare Linkem, con la tradizionale modalità operativa in questa zona (il giornale ne parla, indicando il comune come riferimento per tutte le informazioni). Fin qui nulla di strano, ma poi l’articolo tesse le lodi di Linkem e, citando un utente di Manerba, definisce “punitive” le tariffe di altri operatori, come NGI (EOLO) ed EUTELIA (SKYPHO). Il giornalista non commenta le parole dell’utente di Manerba, ma citandole in un certo modo le fa proprie e, allora, vorrei suggerirgli (e lo farò sicuramente via email invitandolo a leggere questo post) di fare due cose:
1) informarsi sul livello di soddisfazione degli utenti Linkem, EOLO ed Eutelia, onde poter comprendere la situazione attuale (un giretto sul forum di antidigitaldivide, associazione no profit terza rispetto a tutti gli operatori è, direi, sufficiente). Scrivere, infatti, che “non tutti sono soddisfatti” di un servizio come EOLO solo per UN lettore che scrive al direttore parlando di tariffe “punitive” e non accorgersi che CENTINAIA di utenti su internet scrivono male di altri operatori perché il servizio è scadente, è vedere la pagliuzza … e non accorgersi della trave.
2) aiutare i lettori ad interpretare le parole dell’utente di Manerba citato, poiché vorrei poter comprendere che si intente per tariffe “punitive”. Chiarisco la mia posizione con una domanda: quanto deve costare 1 Megabit di banda REALE, o 1 Kbit di quella banda MINIMA GARANTITA di cui non trovo traccia nell’offerta di alcuni operatori, per non essere “punitiva”?
Per spiegarci meglio: 1 litro d’acqua minerale quanto deve costare per non essere considerata cara/punitiva?
0,15 centesimi, come in alcuni casi … 0,30, come in altri (l’acqua è un bell’esempio, c’è una forbice mostruosa)
E se … apriamo un negozietto di acqua in bottiglia fresca fresca nel mezzo del deserto del Sahara qual è il prezzo giusto? Sicuramente di più! Certo, un po’ per la legge della domanda e dell’offerta, ma non trascuriamo un elemento importante: portare le bottiglie laggiù e tenerle in fresco costa maledettamente tanto!!!
Portare la banda larga in alcune zone è come portare l’acqua nel deserto: estremamente costoso (non peraltro Telecom non lo fa …)
Non so se ho reso l’idea … ma mi è veramente spiaciuto leggere quest’articolo. Il tema del digital divide è complesso e strategico per il paese, meriterebbe più delle poche righe dedicategli sul giornale e, soprattutto, un livello di sponsorizzazione minore approfondimento maggiore, per il quale, se il sig. E.GR. fosse interessato, sarei a disposizione!