E’ sabato mattina e con Mazzo ed altri amici stiamo per andare in montagna. Ha organizzato tutto lui ed andremo anche di notte a vedere un osservatorio di stelle… “mi fido poco” e quindi voglio fermare sul blog una riflessione che sto maturando da mesi.
Prima di partire con EOLO non avevamo mai saggiato il mercato del cliente privato: eravamo abituati a qualche decina di clienti aziendali/pubblici “storici”, di quelli con i quali ti dai del tu e ti ricordi anche il nome dei figli o quasi. Questi si fidano di te e tu ti fidi di loro.
Bello, davvero bello.
Per queso lavorare con EOLO anche sul privato ci spaventava… quanti bidoni troveremo? In questi mesi ho scoperto che son soprattutto i clienti ad aver paura di te. Chi non arriva da noi per passaparola ma legge un volantino o si trova un biglietto da visita tra le mani parte quasi sempre dal presupposto che tu lo voglia fregare.
Non sapete quanti (di voi) sono voluti venire di persona a comprare EOLO in ufficio perché non si fidavano o perché li aveva già fregati al telefono il grosso operatore di telefonia di turno con promesse o call center inaffidabili.
Forse non siamo ancora pronti a comprare tutto su Internet; per chi è di Desenzano è un po’ come comprare un televisore da Bresciani in Capolaterra invece che andare a Mediaworld al centro commerciale di turno.
Forse lo paghi 50 eurini di più: ma lui ti consiglia la tv che fa per te, non quella che deve smaltire perché ha la promozione… perché vuole che tu possa tornare da lui per tanti anni.
I “consumatori” han sempre paura di essere fregati ed il mercato degli abbonamenti ad Internet è forse emblematico da questo punto di vista: grandi, grandissime aziende vendono un prodotto ad un qualcuno che spesso non sa cosa sta comprando.
Io ancora oggi non so riconoscere la qualità di un tessuto come, invece, è brava mia mamma (auguri per domani!)
E’ per quello che abbiamo “perso” come dice qualcuno tempo a parlare di banda minima garantita, banda, bit e byte…
Concludo con due episodi del tutto opposti:
- un cliente mi ha velatamente detto che ero poco professionale perché gli avevo venduto un router senza fili che non funzionava (si è poi scoperto che lui aveva inavvertitamente spento la scheda wireless del portatile)
- un cliente che stamattina ha chiamato preoccupato perché sta navigando da marzo ma ancora non ha ricevuto alcun addebito sulla propria carta di credito
Il primo adesso ha capito che non lo volevamo fregare. Io per merito del secondo (che ringrazio) ho capito che i privati non sono tanto male!
Ora parto. E vi confido che in realtà di Mazzo mi fido
😉