Molte aziende inviano mail in grosse quantità senza sapere esattamente usare tale strumento. Quando si manda una mail a molteplici destinatari e magari lo si fa periodicamente di fatto si sta utilizzando una newsletter, non la mail.
Lasciamo perdere casi estremi tipo quello del direttore commerciale di una filiale di un mobilificio svedese che un paio di anni fa mi scrisse in CC un centinaio di indirizzi mail di comuni della zona… (per la cronaca ricevetti poi le scuse del suo capo :O)
Tante aziende conoscono l’uso del BCC ma è facile arrivare a numeri che non possono più essere gestiti con un normale programma di posta elettronica.
Alcuni ci provano con software specializzati ma il passo è breve per “fare la figura degli spammer”… con i server dei propri clienti e trovarsi, seppur in buona fede, marchiati come spammer. Questo vuol dire essere poi impossibilitati a mandare anche una singola mail ad un proprio contatto storico perché si finisce nello spam.
Succede quando dal vostro indirizzo IP partono troppe mail identiche… l’attività è sospetta e Internet prende le proprie contromisure…
Sempre citando Wikipedia
Gestire una newsletter senza adeguati strumenti on line può risultare complicato, perché questa richiede diversa ‘manutenzione’ (occorre cancellare gli indirizzi non più validi, quelli di chi ne fa richiesta e occorre gestire le iscrizioni). Operazioni che in una lista copiosa, se fatte manualmente, diventano davvero dispersive.
Qui finisce la parte divulgativa del post. Quindi se non volete leggere la pubblicità, saltate pure….
🙂
Gli amici di Keycode hanno messo in piedi una versione ristretta di WebHat che gestisce solo le newsletter. Se vi interessa potete dargli un occhio e chiederci un preventivo… Il bello è che non deve essere installato alcun software, non devono essere gestiti aggiornamenti nè altri canoni ad altri operatori. Pensano a tutto loro. Ma fatturiamo noi
😉
L’occasione è buona per una doppia marchetta: vi segnalo il fiocco azzurro del loro neonato blog…
PS son tornato dalle ferie…