Sono notoriamente troppo pigro per fare le slide. Più che un post vero e proprio, questi sono gli appunti che userò per il corso del GAL.
Gli appunti sono solo appunti, appunto. Al riguardo non fatemi appunti! 😉
Il termine inglese è SEO (Search Engine Optimization).
Un po’ di storia di motori di ricerca:
- Yahoo (directory con gerarchia ad albero)
- Altavista (ricerca di parole chiave… polemica per i link che salivano se pagati)
- Google (sito più linkato = sito più autorevole, come per ricerche universitarie
Se non possiamo permetterci un professionista, possiamo comunque seguire alcuni buoni consigli:
- potenza dei link (chiediamo ai siti scambio di link)
- la scelta delle parole chiave (chiediamo al “padrone” del sito ma anche all'”utente”… e al concorrente)
- parola chiave: sinonimi, plurali, errori di battitura (?)
- Strumenti per le parole chiave: Google AdWord tool
- usare il tag ALT
- uso del tag META (keywords e description)… non abusarne!
- titoli diversi per pagine diverse e con le parole chiave più importanti per prime
- parole chiave anche nel nome del link. Non “clicca qui” ma “Prenota il bed & breakfast”
- gli spider: ci visitano di più se modifichiamo spesso il sito
- menù in JavaScript meno appetibili per motori ricerca
- parole chiave importanti in <h1>
- evitare Flash, siti di sole immagini, frame
- nome delle immagini
- IL TESTO DEVE ESSERE SCRITTO PER IL WEB
- Etica: white hat / black hat
- anche l’URL è importante
Marketing dei motori di ricerca: annunci a pagamento (Search Engine Marketing)
SEO non si compra un tanto al chilo e non si compra una volta per sempre: è un processo continuo.