Il blog di DiRete

Articolo su DiRete nel nuovo numero di Sottotraccia

Sottotraccia è il bimestrale della Banca di Credito Cooperativo di Bedizzole Turano e Valvestino.

Sull’ultimo numero a pag. 20 c’è un articolo su di noi.

Complice la vicinanza geografica e la ex vicinanza di banco con il Direttore della filiale di Desenzano Cristian Dolcera è nato per scherzo un bell’articolo che ripercorre la storia di DiRete. Vederci così sul tetto dell’ufficio mi fa capire quanta acqua è passata sotto i ponti dai tempi del Liceo Bagatta…

Sono un po’ imbarazzato perché Giuseppe Rocca (il giornalista) non ha lesinato i complimenti ma mi piace molto il fatto che abbia citato tutti i “colpevoli storici” di DiRete. Chiaramente non posso svelarvi chi sono: dovete scoprirlo leggendo da soli qui sotto!

sottotraccia_mini
doppio click per ingrandire

Se nel testo c’è la storia, in fotografia abbiamo il presente con tutte le componenti bedizzolesi del gruppo (dall’alto: Paolo, Matteo e Antonio). Nella foto in basso vedete il decano Alessandro con Stefano Ghizzi alla sinistra, il ragazzo che sta completando il suo periodo di stage da noi e Luca Bignotti alla destra, il nostro nuovo acquisto di cui ancora non posso parlare. Peccato per la mancanza delle nostre quote rosa che erano assenti quel giorno se non erro.

Ma il grande assente è il Presidentissimo Stefano che, va detto, è l’inventore con Fabrizio della magia di cui si parla nell’articolo. Diciamo che era semplicemente un numero di magia pure quello. “Apparizioni, sparizioni….” 😉

Concludo con la considerazione del nostro umorista Matteo che ha portato in ufficio la versione cartacea del giornale sostenendo che la foto di Stefano c’era nella pagina accanto… ma mi sembra francamente una presa per il mulo.

😛

mulo

Anche la BCC oggetto di Phishing

Diciamo la verità, noi clienti delle Banche di Credito Cooperativo ci sentivamo un po’ trascurati. D’altronde … la nostra banca è differente … (lasciam perdere).
Finalmente ora xò siamo come tutti gli altri ed abbiamo anche noi il nostro phishing personalizzato. Il sito cui si viene spediti è come di consueto su un server senza nome (http://21x.xxx), ma il resto è fedelissimamente riprodotto, compreso l’avviso che cerca di mettere in guardia dalle email di phishing.
Di seguito il testo della mail e il particolare del sito con l’avviso anti-phishing.
Ne approfitto x augurare a tutti che l’anno nuovo vi porti a soddisfare almeno uno dei vostri desideri! Buon 2010!

Fate gli auguri usando la testa!

In questi giorni tutti si lanciano in mail di auguri.

Sono già 5 le aziende che mi hanno mandato gli auguri lasciando in copia carbone (in CC) tutti e 100 i loro clienti.

Freghiamocene di aver fatto la figura della persona poco esperta (agli occhi di chi sa come usare il CC), freghiamocene della privacy (si sta divulgando a tutti l’indirizzo di tutti), freghiamocene di mettere a repentaglio virus tutte le persone della lista (basta un PC infetto ed il virus si impossessa di tutti quegli indirizzi mail)…

MA ATTENZIONE: state regalando l’elenco dei vostri clienti/fornitori a tutti… Siete sicuri che non ci sia un qualche cliente che potrebbe passarlo ad un altro fornitore?

Qual è la soluzione? Ne abbiamo già parlato.

Capita anche a voi di ricevere mail simili? Fatevi (e fate loro) una cortesia, rimandateli a questo link:

https://www.direte.it/2007/12/01/mail-con-tanti-destinatari/

(al vs buon cuore la scelta di rispondere solo al mittente o di lasciare in copia anche gli altri 🙂 )

Sicurezza miope!

Oggi ho avuto una piacevole discussione con un’operatore del supporto dedicato alle carte di credito delle BCC (Banche di Credito Cooperativo)

Abbiamo, da sempre, un problema annoso sulle carte di credito di DiRete rilasciate dalla ns. banca: non ci è possibile effettuare più di 6 transazioni al giorno. Alla sesta la carta si blocca e l’autorizzazione viene negata. 6 transazioni vi sembrano tante? Beh, considerando che ci paghiamo i canoni di EOLO al fornitore e che ad oggi abbiamo poco meno di 1.000 clienti (sono circa 6.000 transazioni annue …) fate un po’ voi.

Il provider ci sta portando (lentamente, purtroppo) da carta di credito a RID, ma nel frattempo abbiam provato a contattare l’ufficio sicurezza della nostra banca per chiedere lo sblocco (anche manuale) dopo la sesta transazione ma … non c’è verso.

Quando la sicurezza è miope … rischia di diventare stupida! Mi vengono in mente le parole dell’amico Gigi: “l’unico computer veramente sicuro è … un computer spento e staccato dalla rete”. In effetti …

Ora chiedo a NGI di tornare al baratto … altro che carte di credito insicure! 😉

Mail con tanti destinatari

Messaggio terroristico a fin di bene: quando ricevete una mail con 50 destinatari nel campo A o nel campo CC siete già nei guai.
Perché?!?

Perché tutti i 50 destinatari di quella mail da quel momento in poi conoscono il vostro indirizzo. Basta che uno solo di loro prenda un virus e succederanno le seguenti cose:

  • il virus cattivone spedirà una copia di se stesso agli altri 50 sfortunati
  • il virus manderà i 51 (sì, anche quello del mittente) indirizzi ad un altro brutto ceffo che si divertirà a mandarvi la pubblicità del Viagra o meglio a rivendere il vostro indirizzo ad altri ceffi più cattivi ancora (i famigerati spammer)

Quindi mandare mail a 50 persone usando i campi A o CC non va bene. Lasciando perdere le implicazioni per la privacy, vediamo qual è il modo giusto per farlo.
Basta creare una mail che abbia come destinatari (campo A) voi stessi e nel campo CCN tutti gli altri. (CCN vuol dire Copia Carbone Nascosta – BCC, in inglese).

Il problema è che molti programmi di posta non mostrano il campo CCN. Farlo comparire è semplice:

  • Con Outlook Express: Visualizza -> Tutte le intestazioni [ALT+B]
  • Con Outlook 2007: Opzioni -> Mostra CCN
  • Con FirstClass: Visualizza -> Mostra BCC [CTRL+B su Win, mela+B su Mac]
  • Su Mac, con Mail: Vista -> Campo indirizzo CCN [opz+mela+B]

E su Linux? Beh, se sapete usarlo sapete anche mandare una mail 😉

Per approfondire potete leggere la differenza tra A, CC, CCN (in inglese TO, CC, BCC): ci sono motivi formali oltre che tecnici…