Il blog di DiRete

Copertura wireless del centro di Desenzano del Garda

Finalmente possiamo svelare “il segreto” anticipato qualche giorno fa sulla nostra pagina Facebook. Dopo altri comuni tra i quali Moniga, Polpenazze, Manerba e Cirimido (CO) arriva la copertura con Wi-Fi gratuito anche a Desenzano del Garda.

Fabrizio e Matteo hanno completato la copertura wireless con 8 punti del centro storico (e della stazione) con lo zampino di Paolo per il networking.

Sembra una novità ma è da anni che il servizio era attivo per il solo Palazzo Todeschini ed è dal 2003 che gestiamo una rete wireless privata per conto del Comune di Desenzano.

Questa volta ci siamo appoggiati alla rete in fibra che negli anni il Comune ha steso in centro ed alla banda EOLO già utilizzata per la connettività “normale” del Municipio e delle scuole.

Potete leggere l’articolo del Giornale di Brescia o approfondire sul sito del Comune.

Passeggiando per il centro, riconoscerete la rete Wi-Fi “FreeWiFiDeseDirete” in questi punti

  • Via Roma
  • Porto di Desenzano (diga)
  • Palazzo Todeschini
  • Piazza Malvezzi
  • Piazza Matteotti
  • Via Santa Maria
  • Museo Archeologico “G.Rambotti”
  • Stazione ferroviaria

Possiamo dire che a partire da metà via Roma fino alla fine di via Santa Maria si naviga tranquillamente con poche zone d’ombra sia facendo la strada interna che passando sul marciapiede che guarda il lungolago.

Questa la mappa completa (che comprende anche il wireless pubblico realizzato con il sistema della Provincia di Brescia).

Ruckus, e l’ufficio ti segue ovunque!

In questi giorni sto pesantemente sfruttando una caratteristicha fenomenale dei prodotti wireless Ruckus. Sono fuori ufficio, ho con me un access point (ZoneFlex 7363 doppia radio MIMO) al quale è stato detto che il controller (ZoneDirector 1100) sta fuori dalla LAN attuale e deve cercarlo su Internet su uno degli indirizzi IP pubblici dell’ufficio.

Al controller è stato detto che per questo access point deve incapsulare tutto il traffico di management in un tunnel criptato sicuro e che deve fare il deployment di 2 SSID, uno con una VLAN, incapsulata, che terminerà in ufficio insieme alle reti wifi dell’ufficio e l’altro, senza VLAN che può circolare nella rete LAN remota (in pratica, collegandosi ad un SSID entro in ufficio, con l’altro uso la linea internet del posto dove mi trovo)

Sul firewall sono quindi state abilitate un paio di porte sulle quali gira il traffico crittografato ed incapsulato.

In questo modo, in totale sicurezza e in totale trasparenza, lavoro come se fossi in ufficio, con il VoIP che funziona perfettamente, con un IP dell’ufficio e tutte le applicazioni che vanno esattamente come se fossi in LAN.

Un’ottima soluzione per il telelavoro! Ruckus Rulez! Volete provarla? Contattateci 😉

DiRete è ufficialmente iscritta al ROC

Dal 10 aprile scorso DiRete è ufficialmente iscritta al ROC (Registro Operatori di Comunicazione).

Che significa? Beh, siete troppo curiosi 😉

Scherzi a parte. E’ il primo passaggio, necessario, per offrire nuovi servizi e …

Connessioni WDSL

Oggi al telefono con un amico parlavamo della confusione che c’è tra il termine “banda larga” e ADSL che spesso viene utilizzato come sinonimo. E’ uscito il termine WDSL e mi sono permesso di dire che mi sembrava fosse una stupidaggine dire WDSL… di solito viene usato per far arrivare il concetto “ADSL wireless”.

E’ come “holy prostitute” o prostituta illibata se volete.

:O

Finendo la telefonata pensavo di essere il classico tecnico puntiglioso ed ho provato a fare una ricerca del termine WDSL.

Guardate cosa ne dice Wikipedia:

Il termine Wireless DSL (ed il relativo acronimo WDSL) è un’espressione tecnicamente del tutto priva di senso alla quale non corrisponde alcuna reale tecnologia specifica o standard di riferimento.

[…]

Tali espressioni sono usate principalmente da utenti tecnicamente incompetenti e, come purtroppo spesso accade in casi del genere, hanno avuto larga diffusione anche tra i più sprovveduti operatori di telecomunicazioni per motivi di carattere essenzialmente commerciale

Dai, non sono così cattivo… e forse la voce di Wikipedia non è così oggettiva come dovrebbe essere
😉

 

PS Buona Pasqua… è a Natale che siamo tutti più buoni

Vuoi coprire il tuo campeggio, villaggio, hotel con il wireless? Abbiamo la soluzione giusta!

Dopo anni di test, ricerche, uso di prodotti più o meno soddisfacenti avevamo trovato il prodotto giusto, caro, ma perfetto. Poi Motorola ha pensato di dismetterlo … e ci siamo messi nuovamente alla ricerca. Oggi, finalmente, possiamo dire di avere la soluzione perfetta: doppia radio, gestita da un controller, mesh, 802.11n, con apparati indoor e outdoor ed una capacità di copertura unica!

Incuriosito? Vuoi testarli, anche gratuitamente? Scrivici a puoicontarci @ direte.it .

Nei prossimi mesi ne parleremo approfonditamente, con dettagli tecnici e qche racconto / demo su questo stesso blog, quindi … stay tuned!

Internet gratis a Polpenazze

Fabrizio ha da poco concluso l’installazione di Free Luna anche al Comune di Polpenazze (BS).

Nelle due zone davanti e dietro il Municipio è quindi possibile navigare in Wi-Fi gratuitamente.

Potete vedere la mappa di Google per capire dove è il municipio. Un ringraziamento all’arch. Riboni che tanto si è prodigato è d’obbligo. Le elezioni sono ben lontane quindi non credo servano giustificazioni di par condicio

😉

A scanso di equivoci, non si tratta di una connessione pensata per sostituire una connessione privata ma, dati i filtri ed i limiti del caso, è pensata per il turista o il cittadino che vuole sfogliare la rete mentre mangia un gelato (o meglio una cioccolata calda da asporto…)

Decreto Pisanu e wireless pubblico

In questi giorni ci  troviamo spesso a spiegare a esercenti e Comuni perché è sbagliato (illegale) per far navigare i propri utenti semplicemente togliendo la password alla propria rete wireless.

In poche parole: “Son tutti pornografi col wireless degli altri” (citazione colta a parte una volta dicevo “Se un tuo cliente scrive a Bin Laden dalla tua rete wireless vai in galera tu.” ma non è più attuale…)
Scherzi a parte, dare l’accesso alla tua rete wireless ti rende responsabile di quello che fanno i tuoi clienti. Segnarsi la carta di identità è una scocciatura e comunque non basterebbe: dovresti sapere anche a quali server si collega l’utente. E se anche tecnicamente tu fossi capace di fare quanto sopra, ci sono in realtà altri adempimenti molto complicati che val la pena fare fare ad operatori specializzati. Si paga un piccolo canone mensile e si risolve il problema. Non affrontare il problema non è solo un rischio… è un illecito.

Anche noi che siamo del mestiere abbiamo rinunciato a farcelo in casa e ci siamo affidati a Luna. Se vi interessa approfondire commercialmente basta una mail a puoicontarci chiocciola direte.it Ovviamente ne parleremo più avanti in un post dedicato.

Andando nel dettaglio: fino all’anno scorso vigeva il c.d. “Decreto Pisanu”, una normativa antiterrorismo pressoché unica al mondo che richiedeva a chi desiderava offrire un servizio wireless ai propri clienti di tracciarne il traffico (senza violare la privacy, ovviamente) e di identificare l’utente con id e password assegnati previa copia del documento di identità.

A dicembre 2010 questa norma è stata abrogata ma, sebbene molti abbiano gridato “vittoria!”, il quadro normativo ad oggi NON CONSENTE AFFATTO di dare wireless gratis semplicemente accendendo un apparato e … anzi … le reti wireless che prima rispettavano il decreto Pisanu … non sono più a norma.

Il decreto, infatti, era sì restrittivo, ma comunque meno “duro” della norma che, vista la sua abrogazione, ha ripreso pienamente vita: il codice delle comunicazioni elettroniche (e le conseguenti delibere dell’AGCOM).

Secondo il codice delle comunicazioni elettroniche se dai accesso ad una rete pubblica di comunicazione devi iscriverti al ROC (Registro operatori comunicazione), con tutte le conseguenze del caso (adempimenti economici, burocratici, formali e chi più ne ha più ne metta)

Alla luce di questo ci si è chiesti: e un bar, un hotel, un circolo privato? Devono per forza iscriversi al ROC? Con il Pisanu la risposta era NO! C’è il Pisanu! 😉 E senza questa norma, ad oggi abrogata? Beh, riprende perfettamente corpo/valore/vigore la DELIBERA N. 102/03/CONS dell’AGCOM, secondo la quale:

Non si considera fornitore di un servizio pubblico di telecomunicazioni ai sensi dell’art. 6 del d.P.R. n. 318/97, nelle condizioni esposte nelle premesse del presente provvedimento, quell’esercente l’attività commerciale, quale ad esempio gestore di bar, albergo, pizzeria, tabaccheria, che, non avendo come oggetto sociale principale l’ attività di telecomunicazioni, mette a disposizione della propria clientela le apparecchiature terminali di rete.

EVVAI! Non si considera fornitore di servizio pubblico di telecomunicazioni il bar, l’albergo, la pizzeria … etc !!! Quindi NIENTE ISCRIZIONE AL ROC !!!

ma …

URKA! quel “mette a disposizione della propria clientela le apparecchiature terminali di rete che vuol dire? SEMPLICE e PERVERSO: che se fornisci ai tuoi clienti i dispositivi PORTATILI, TABLET, COMPUTER FISSI, quel che vuoi … sei libero … Di conseguenza: SE NON FORNISCI i dispositivi … RICADI NELL’OBBLIOGO DI ISCRIZIONE AL ROC !!!

ERGO … se vuoi erogare il servizio e farlo in modo LEGALE hai solo due strade:

  • fornire anche gli apparati (ma ovviamente per chi fa un hotspot wireless direi che non ha molto senso)
  • fare un abbonamento con un operatore che eroghi il servizio presso di te

Lo spunto per questo post e parte di quanto ho scritto è stato ispirato direttamente dall’ottima farina del sacco di Stefano Quintarelli, uno dei massimi esperti del settore in Italia che di solito è piuttosto tosto da digerire (per la tecnicità/profondità di quello che scrive!). Nel mio piccolo ho provato a renderla ancora più divulgativa a quattro mani con il nostro Stefano.
Se avete voglia, questo l’elenco degli obblighi  (che gli operatori rispettano) di chi offre servizi al pubblico (non in circoli privati):

  • Avere una autorizzazione generale dal Ministero ed essere iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione
  • Pagare i contributi annuali
  • Inviare comunicazioni periodiche annuali di aggiornamento
  • Predisporre una Carta dei Servizi e relative misurazioni e comunicazioni annual da mandare all’AGCOM
  • Comunicare periodicamente al Ministero dell’Interno il numero di richieste di accesso ricevute dall’autorità giudiziaria
  • Inibire tramite DNS poisoning i  siti indicati dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedo-Pornografia su internet
  • Gestire i log di traffico in base ai provvedimenti del garante della Privacy
  • Avere un servizio di helpdesk e di informazioni sull’offerta commerciale (anche se a costo 0)
  • Dichiarare al dipartimento Innovazione  marca, modello, ubicazione e caratteristiche degli Access-Point installati
  • Rispondere tempestivamente alle richieste dell’autorit’ giudiziaria e trattarne la relativa documentazione in modo congruo con le indicazioni del garante della privacy
  • Altri adempimenti minori, come il Documento Programmatico di Sicurezza

Vi giro anche i due link di Stefano Quintarelli che sono stati saccheggiati: sintesi e obblighi degli operatori.

ADSL senza telefono

Capita ogni tanto che qualche cliente ci chiami perché dice che è arrivata l’ADSL e vuole abbandonare EOLO. Premesso che noi possiamo anche vendere l’ADSL e non solo EOLO continuiamo a preferire una connessione ad Internet senza fili perché vuole dire che è senza linea telefonica! E quindi niente canone Telecom. Per chi di fatto non telefona non è poco.

Tante offerte ADSL hanno dei prezzi bassi nascondendo il costo del canone oppure negli asterischi leggi che dopo un po’ il prezzo salirà di X euro diventando tutto tranne che conveniente.

Tutte le ADSL comunque ti costringono a tirare un cavo telefonico che per mille motivi non vuoi o non puoi avere perché magari non ci sono doppini a disposizione nella tua zona o il rame è piuttosto dissestato.

Il discorso sarebbe lungo ma di fatto ci sono già da tempo tantissimi clienti in zone coperte da ADSL. Chi di voi ha scelto EOLO in zona coperta da ADSL perché l’ha fatto?

EOLO WiFi

Il titolo fa rabbrividire ma alla fine se il malinteso è diffuso non è colpa degli utenti ma di noi addetti ai lavori che non siamo abbastanza chiari.

Ho quindi creato una paginetta che prova a spiegare il rapporto tra EOLO e il WiFi (o meglio Wi-Fi). Vi sembra abbastanza chiara?

EOLO a Bologna

Sono state attivati due nuovi tralicci in provincia di Bologna.

Una si trova a Minerbio per coprire la zona nord di Bologna, l’altra è il Monte Capra che copre la zona sud.

Si tratta di installazioni particolarmente significative per la “calata di NGI verso sud”. Ce ne sono anche in attivazione un paio in Lazio, ma per adesso queste due fanno notizia.

Tra le località interessate citiamo San Cesario sul Penaro, Anzola dell’Emilia, Sala Bolognese, Castel Maggiore, Baricella, Granarolo nell’Emilia, Molinella, Budrio …